sabato 21 luglio 2012

Lettera da Giovanni Vecellio Salto


Caro Andreas,
ringrazio per la tua segnalazione a riguardo della nuova edizione AURONZIAMO.
Meglio informato in materia, sui limiti e possibili strumentalizzazioni del mezzo, di cui sia tu, che il "venditore di fumo", avete dato ampia dimostrazione (lo strumento è mio e scrivo quel che mi pare, ospito chi voglio, censuro chi non mi garba e al dialogo preferisco il monologo e l'autoincensamento).
Che tu faccia eccezione per un vecchio citrullo, coetaneo di Matusalemme, onore al merito. Meglio anziano che fantasma anonimo, alla "Giunone" dal sesso incerto, di fumistica invenzione. E non mi sfugge che la tua "generosità" ha ragioni ben precise. Citrullo si, ma fino ad un certo punto.
Licenziato dal "fumista scarognato", di cui mi ero autoproclamato "angelo custode", forte dei meriti conseguiti in tale ruolo, accetto l'invito, coi limiti imposti dagli acciacchi, dalle difficoltà di operare nell'informatica e dal vivere nella "palude Auronzana" nemica storica dell'informazione decente. Ma come Garibaldi mi serve una "patente" per poter fare domande e riceverne risposta.
Se essere anziano, per te, per il buon Bruno dai grandi meriti, per gli Amministratori del Comune e della Regola, di ieri e di oggi, perfino per il nuovissimo Pinella, di risposte non sono degno, può ben essere. Se matto provvedete al ricovero, se calunnio denunciatemi, se racconto fandonie mettetemi alla gogna, se sbaglio correggetemi.
Altrimenti nasce un'altra domanda: Se anziano è sinonimo di ebete, allora spiegami perché fin dai tempi di Omero gli umani hanno sempre fatto Senatori i più vecchi e non i poppanti?
Perché in Italia, tanto per giocare in casa, a "comandare" sul serio, è la Conferenza Episcopale Italiana, che tutto sarà, ma non brilla certo per giovane età.
Allora la prima domanda fra le migliaia che ho in programma di fare a voi "uomini di potere" in Comune e in Regola: AVRO MAI UNO STRACCIO DI RISPOSTA E SE NO, PERCHE'?
Non chiedermi, come hai fatto con la tua prima email: "Che centro io con quel che è successo prima di diventare Assessore?"
Sarebbe come chiedermi perché, a un esame del DNA, tu avresti un risultato meno scadente del mio. Semplice discorso biologico.
Riprendo quindi " l'eredità del fumista" dalla 967ma domanda in poi. Ora tocca a te e a Antoniol.
968ma. Se continuo a scrivere idiozie, ma firmate, sei disposto a darmi ospitalità, anche se diventerò di volta in volta più indiscreto, invadente, rompicoglioni, del solito?
O la risposta resterà nel limbo di sempre, quale esempio concreto di quanto siano "maschi" i "gnocchi" e corretto il loro operare. Non dimenticare: per i miei due lettori ho sempre la riserva email.
969ma. In funzione di quale calcolo interno alla vostra compagine, tu e il buon Bruno, vi siete "ritirati"dalla corsa?
Tieni presente che fin dal 1960, o giù di lì, il Bruno Antimafia mi aveva informato delle anticipazioni della "gola profonda" sui progetti dei "grandi investitori" sul territorio del Cadore intero.
Se poco informato, metti a confronto il Piano Regolatore dell'architetto Alfarè (pagato e cestinato) con il Piano Gellner, tutt'ora operante, fra deroghe e silenzi-assensi regionali. Esamina, fai i collegamenti del caso e scoprirai che le catene sono fatte di tanti anelli.
E anello dopo l'altro, dalle grandi famiglie del passato, al sen Vecellio Segate, al Fania-Croff, al Zandegiacomo Riziò, all'Antoniol, il menù è sempre lo stesso: pollo, tenuto all'oscuro, allo spiedo.
E' cambiato il personale di cucina, ma se è cambiato il menù ci vuol un po' di tempo per capirlo e ragionarci sopra con un minimo di serietà. 
970ma. Ti associ con me nel considerare l'aumento della presenza femminile nella amministrazione comunale come sconfitta del "maschilismo idiota" che tanta presa ha sui "maschi" Auronzani?
Oppure - smentendo i fatti, la storia e i racconti degli avi - consideri sbagliato che le donne, in una società che si proclama democratica, comincino a contare?
Ti ha mai sfiorato il dubbio che non potrebbero far peggio, nemmeno volendo, di quanto abbiamo fatto noi maschi supponenti?
Se pubblichi grazie, se rispondi anche alle domande doppio grazie.
Cordiali saluti.

2 commenti:

  1. allego la mia risposta...

    http://www.calameo.com/read/00095894154e91796cb6c

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  2. Giovanni Vecellio Salto27 luglio 2012 alle ore 10:40

    Caro Andreas,
    questa è una email di ringraziamento a tutto tondo. In primis perché hai risposto e in secondo per aver provveduto a rimediare alle mie carenze informatiche, da considerarsi dato permanente e non recuperabile. Grazie inoltre per avermi rassicurato della falsità dell’assioma: vecchio = a cretino. Dall’alto Andreotti, il cardinal Bertone, la Levi-Montalcino, ringraziano.
    Resta quindi solo una spiegazione possibile: l’incapacità congenita della nostra gente (presa in generale), ad assumersi le responsabilità di essere animale dotato di cervello; in parole povere: la vigliaccheria adottata come sistema di vita.
    Come spiegare altrimenti la sparizione di gran parte della folla di “anonimi” dai blog locali dopo il tuo rifiuto di dare spazio alla viltà diventata sistema di vita. Rimangono ora, solo sul blog del “fumista”, un “paolo”, un “Giuseppe” uno stravagante “Junk Bond” ed è di ieri l'uscita di un “Giovanni Vecellio”, con qui chiaramente nulla centro. Oggi poi esce un nominativo certamente non locale e che corrisponderebbe anche ad una docente universitaria. Il blog del “fumista” è quindi ben variegato.
    Ti prego Andreas tu non modificare la Tua linea di condotta. E’ mia profonda convinzione essere questo, al di là di ogni dissenso, il miglior regalo si possa fare a questa comunità, anche se mi rendo conto cosa significhi per voi (classe dirigente storica), la rinuncia all’arma più valida del vostro armamentario: il servilismo, lo stare sempre dalla parte del più forte, chiunque sia, qualunque cosa proponga.
    Non posso certo fornirti assicurazioni che la “lezione” sarà di qualche utilità per la nostra classe dirigente, in Comune e in Regola. I vizi, soprattutto se comodi e radicati nei secoli, sono difficili da sradicare più delle ceppaie di larice.
    Apprendo con favore le ragioni del tuo “sganciamento” dal gruppo Antoniol, primo fra tutte il possibile sorgere di incompatibilità fra il ruolo di amministratore comunale e l'imprenditore turistico. Ma non comprendo perché mai un imprenditore, soprattutto se orientato a realizzare “turismo di alto profilo” non trovi spazio – nel pieno rispetto delle leggi e del diritto – per realizzare i suoi progetti. Il ponte sul Rudovoi, tanto per fare un esempio, sarebbe più illogico del ponte di Messina, se non fosse un “tassello” di un disegno più vasto.
    Ostacolo, credimi, l’anormalità di questo paese, dove si può approvare un bilancio e, in contemporanea, tagliare la fonte – illegale - che lo fa quadrare, almeno al momento.
    Poi dovresti prendere in considerazione l’altra tara della comunità: “Io voglia di fare ne ho poca, mentre molto più importante è impedire ai miei simili di fare”.
    Da parte del gruppo dei cosiddetti redos di cui sono modesto portavoce, qualche idea sta maturando e a suo tempo la faremo valere. Fermo restando che chi ha creato il “casino” nei rapporti fra Comune e Regole, provveda – a sua diligente cura e spese - a rimettere le cose a posto.
    Cominciando dalla prima concessione di “rifabbrico” (in diritto di superficie) e dei colendiei (in enfiteusi – cioè concessione con obbligo di miglioria) e via di seguito. E dal mettere sul tavolo tutta la documentazione dal Decreto Napoleonico del 1806 ai giorni nostri, tenuti “segretati” ai legittimi “custodi” del patrimonio Regoliero.
    Non trovi strano Andreas che il primo Consiglio Comunale 2012 si apra con la dichiarazione abnorme: “senza sfruttare le Regole” il Comune non può andare avanti. La domanda logica: a cui dare risposta dovrebbe essere: come mai questo è possibile, normale, per gli altri 8.000 comuni italiani e per noi no?
    Non ti rubo altro tempo, la stagione incombe (speriamo sia meno ingrata di quanto si teme). In tempi più tranquilli, avremmo tempo e modo di “litigare” con più calma.

    Con i migliori auguri.

    Giovanni Vecellio Salto - Auronzo givecelliosa.regole@libero.it

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