martedì 27 dicembre 2011

Misurina 1, 2 e 3

photo by quinzandreas
photo, a photo by quinzandreas on Flickr.

Chi si illude di poter cambiare il mondo in un giorno non ha mai avuto a che fare con la burocrazia italiana. 
Probabilmente tra questi c'ero anch'io, ma ho ben presto dovuto ricredermi.
Sul programma delle opere prioritarie, per Misurina, che avevamo indicato all'epoca, c'erano la messa in sicurezza dei pedoni che transitano sulla strada statale e il rifacimento ed ampliamento dell'illuminazione pubblica.
Per il primo punto qualcosa è stato fatto, mentre qualcosa è da completare per la prossima stagione estiva; già è stato posto in opera un "guard-rail" di protezione e separazione tra il parcheggio lungolago a sud di Misurina e la strada stessa, barriera che, oltre a proteggere chi circola a piedi, rende più ordinato e gestibile il parcheggio che per molti mesi è a pagamento. Tale installazione verrà presto replicata, restringendo il varco pedonale, nel tratto prospicente la stazione dei Carabinieri e l'albergo Sorapiss, teatro del disgraziato investimento di alcuni turisti, e presso il parcheggio del Grand Hotel Misurina, sul lato verso il lago.
Nel tratto intermedio, cioè quello che attualmente non dispone di una corsia ad esclusivo uso pedonale ma che costringe all'incedere sulla sede stradale tra le auto ed il guard-rail, ci siamo mossi con la precedente Amministrazione (quindi più di cinque anni fa...) per far recepire dalla Provincia, gestore in questo caso dei soldi regionali, un progetto di consolidamento della sponda lacuale che prevedesse una passerella pedonale sul lato lago. Solo quest'estate abbiamo ottenuto la "delega" a realizzare le opere, noi Comune di Auronzo, perché l'ufficio preposto dell'ente incaricato è oberato da impegni e avremmo rischiato di perdere il contributo per decorrenza dei termini. Con la firma delle convenzioni alla fine di agosto e con l'incedere della stagione fredda, si è quindi scelto di non fare le cose con eccessiva precipitazione al solo scopo di promozione elettorale, ma di preparare una regolare gara d'appalto con l'obiettivo di inaugurare l'opera per l'estate 2012. (non ho scritto che saremmo noi a fare l'inaugurazione... potrebbe essere addirittura colui che se ne face vanto quando era in Provincia, senza nemmeno sapere allora di cosa si parlasse).
Nel contesto è stato provvisoriamente sistemato, attraverso una prima macinatura e livellamento del fondo calpestabile, il "giro del lago", per renderlo usufruibile anche ai passeggini e alle carrozzelle dei disabili, nell'attesa che si intervenga più radicalmente, cosa che avverrà conseguentemente alla realizzazione dell'illuminazione pubblica.
Anche questa ha avuto un travaglio quasi sfinente, a cominciare dal progetto, oggetto del prossimo post che potrete leggere da domani.

Misurina 2

Molti non sanno che l'ipotesi del concorso di idee, spesso prospettato da alcuni commentatori del blog avverso, ha grossi limiti e costi superiori. Costi superiori perché il progetto al professionista va pagato comunque ed inoltre bisogna corrispondergli il premio del concorso, ha limiti nel vincolo progettuale (cioè che piaccia o non piaccia si realizza ciò che è stato scelto dalla commissione), ha il grosso interrogativo che se non piace ai Beni Ambientali e deve essere stravolto (se non bocciato del tutto) va, secondo alcune interpretazioni legali, ad inficiare il risultato del concorso che dev'essere rifatto.
Bisogna quindi pensare a dei concorsi... come dire... informali, dove si tasta, tra più professionisti, quale che sia, se non la migliore, la soluzione più eco-compatibile (dove eco sta per economica...), quella più gradita all'Amministrazione ed al Sovrintendente e quella realizzabile in tempi ragionevoli.
Per l'illuminazione di Misurina abbiamo disturbato professionisti importanti, raccolto suggerimenti, alla fine ci è piaciuta l'intuizione di un'amica, ancor prima che architetto di grido in quel di Cortina: Ambra Piccin.
Reduce da una visita alla Biennale di Venezia e conseguentemente a Zara, luogo dove l'opera ispiratrice fu realizzata, Ambra pensò di realizzare delle isole galleggianti a pelo d'acqua sul lago di Misurina. Queste isole sarebbero ricoperte da pannelli fotovoltaici e luci led che oltre a rendere energeticamente autosufficiente l'illuminazione pubblica, potrebbero creare dei particolarissimi effetti luminosi nel lago e, rendendone almeno una calpestabile e collegata da una passerella alla terraferma, far nascere un punto d'osservazione a 360 gradi che, alla bisogna, diventi pure un palco per concerti e manifestazioni.
Credo che quasi tutti possano immaginare i risvolti pubblicitari che una simile installazione avrebbe, diventerebbe una attrazione essa stessa, valorizzando ancor più un lago di per se già meraviglioso.
Ma non andò tutto come sperato, e domani spiegherò il perché.


Misurina 3
Molto tempo fu quindi dedicato allo studio di fattibilità delle isole, alle dimensioni ideali, a contattare ditte che potessero creare dei pannelli speciali perché abbinati alle luci led e resistenti all'acqua ed al gelo, molto tempo fu necessario per determinare i costi di produzione ed installazione, altrettanto per trovare dei lampioni che, utilizzando la stessa sorgente luminosa, si integrassero nel progetto.
Purtroppo tutto questo ricorso a nuove tecnologie e idee non trovò tra i sostenitori la Sovrintendente dei Beni Ambientali di Venezia che cassò inizialmente le isole e poi gli stessi lampioni. Le motivazioni furono puramente estetiche, la Sovrintendente avrebbe voluto una "simulazione più realistica" dell'inserimento nel contesto ambientale, cosa non certo facilmente realizzabile in tempi accettabili e a bassi costi ( significava produrre un modellino in scala delle isole (...) e realizzare un paio di lampioni solo per vedere come stanno...)
Ci trovammo quindi davanti ad un bivio: impiegare altri mesi per la simulazione oppure stravolgere il tutto con un'ipotesi realizzativa  che preveda, nella prima fase, quella più urgente, il solo cambio dei lampioni esistenti e l'integrazione della linea con il percorso pedonale lungolago.
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Si optò per la seconda soluzione anche se, in realtà, trovò lo stesso difficoltà di approvazione, costringendo il sottoscritto e l'ingegnere dell'ufficio tecnico a chiedere "udienza" più volte, ad intervalli non proprio brevi. Alla fine, dopo aver cambiato 3 tipi di pali, dopo aver portato in visione modelli in scala, dopo Aver realizzato campioni di materiali e colore e, soprattutto, dopo aver epurato il progetto da ogni particolarità, cioè presentando una soluzione per nulla originale,  in data 3 dicembre 2011 ricevemmo in Municipio il benestare del Sovrintendente.
Ora dovremmo poter indire il bando pubblico per l'assegnazione dei lavori, quantomeno per gli scavi necessari all'interramento dei cavi e pozzetti e per la posa in opera, mentre per la fornitura dei pali, ovviamente scielti dalla Sovrintendente, siamo obbligati a ricorrere alla ditta che li realizza e ne detiene il brevetto.
La cantierizzazione è di conseguenza prevista per il disgelo che, a Misurina, non sarà prima di aprile, quindi un'altra opera che troverà completamento in estate.
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5 commenti:

  1. Mi sembra che quelle isole in mezzo al lago siano una grande cavolata (per non usare altri termini).Vedi foto ingrandita a pagina 4. E la sicurezza dove la mettiamo? Senza barriere. Quando una persona o meglio un bambino cadrà dentro il lago.............Se questo è il motivo della non accettazione, hanno fatto bene. Mi meraviglio del professionista. Piero

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  2. Ben sia venuta la decisione della Sovraintendenza di "cassare" (non capisco perchè si usino termini dal tardo latino quando si poteva semplicemente dire:annullare, cancellare, abrogare - non tutti sono studiati) in quanto oltre all'impatto estetico - siamo a 1800 metri di altezza, circonai da boschi ed al cospetto di montagne che TUTTI ci invidiano - manca completramente la sicurezza - l'isola è raggiungibile da una passerella SENZA barriere; e se qualcuno cade nel lago? Questa estate ho visto il lago di S.Moritz: ha un lungolago del tutto normale, con la sua passeggiata, i suoi lampioni le sue panchine ma senza opere avveniristiche che deturperebbero l'habitat montano. Ci fate vedere questi nuovi lampioni? Grazie Piero

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  3. Ho inviato, come questo, due commenti, uno il 29 e l'altro il 30 divembre ma nessuno dei due è stato pubblicato. Perchè? Piero

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  4. Egregio assessore,
                                        prima di tutto mi presento per non creare
    inutili battute come quelle che ho letto sul suo blog a proposito delle mancate
    firme, nomi cognomi ecc..
    Non è infatti mia abitudine rimanere nell' anonimato perchè abitauato da
    decenni a mettere la mia faccia e la mia opinione su interventi anche impoplari
    come quelli sull'archeologia auronzana che vi ostinate a negare come non
    fossero uno strumento di sviuluppo sia turistico che culturale per la nostra
    montagna e, naturalmente per Auronzo.A riguardo della questione in oggetto
    penso che sia necessario mettere in primo piano l'aspetto ambietale e
    paesaggistico e non pare che queste isole fotovoltaiche siano il massimo per
    tutelaqre e mantenero l'aspetto fiabesco di questo specchio d'acqua situato ai
    piedi delle Tre cime di Lavaredo -Dolomiti Unesco. Con tutto il rispetto per
    gli sforzi progettuali penso come cittadino belluense che vadano fatti tutti
    gli sforzi possibili per la sicurezza e per il mantenimento dell'aspetto
    naturale del lago.
    Cordiali Saluti
    Eugenio Padovan

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  5. Condivido assolutamente il Suo puntuale, come professionale intervento, rimarcando la bassa considerazione messa in atto dalla attuale amministrazione nei confronti dell'importante settore dell'archeologia (come dell'ambiente) come mezzo trainante del turismo.
    Cordiali saluti.
    Wladimiro Vecellio

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