venerdì 2 agosto 2013

Consiglio di fine luglio: parte prima

Dopo i "compitini" della maggioranza, come li ha definiti Antoniol, ecco il mio. Io farò un riassunto in cui cercherò di evidenziare le varie incongruenze (o  forse sarebbe più corretto chiamarle contraddizioni).

Dell'affollata assemblea del martedì ne abbiamo parlato.  Per ciò che si poteva dire, cioè la totale assenza di un dato e la sensazione che si voglia aderire alla comunione dei servizi solo per spirito di solidarietà con il Centro Cadore (il senso di riconoscenza citato del sindaco per i posti in fabbrica che ci diedero...).
E la ben manifesta contrarietà della popolazione. Sia tra gli elettori di questa maggioranza che tra gli oppositori.

Bene. Torniamo al consiglio comunale. 
Dopo un non troppo discusso (se ne sarebbe potuto dire di più) punto sul bilancio, svuotato dei contenuti dalla nostra bell'Italia (non merita nemmeno la maiuscola) ma pieno di "amarcord" ed opere ideate, progettate, in parte finanziate dalle amministrazioni precedenti, dove l'unica eccezione è il castello ligneo della torre campanaria, dopo la discussione sulla cessione di terreni comunali (con qualche imprecisione formale...) ecco un cenno al fondo Odi.

Il buon Brancher ha finanziato una quarantina di progetti da 800.000 euro, praticamente tutti quelli che ne avevano fatto richiesta. E qui sta il punto. Come mai Auronzo no? Beh, se non compri il biglietto della lotteria, come puoi sperare di vincerla? 

Nel secondo bando si potevano inserire solo due progetti che avrebbero partecipato in due "gironi" differenti: sopra e sotto gli 800.000 euro. Brancher aveva informalmente dichiarato che avrebbe accontentato tutti o quasi quelli sotto la soglia, mentre sopra si sarebbe tenuto conto di chi non aveva ricevuto un soldo al primo turno.

In sostanza Auronzo, per accontentare i soliti amici del centro Cadore, ha optato per... Entrambi milionari!   Come dicevo nello spirito di "riconoscenza" apparve sia la ciclabile verso Calalzo (in realtà già finanziata come ippovia ma con fondi dispersi in quel di Lozzo), forse addirittura mascherando una circumlacquale del lago Centro Cadore, e un progetto di risistemazione delle strutture sportive cadorine (stadio del ghiaccio di Auronzo, palazzetto di Pelos, eccetera). 

Ovviamente avendo ricevuto il finanziamento per tre progetti nel primo bando, con i due tronconi di ciclabile fino a Misurina e la centralina idroelettrica, Auronzo non poteva ambire ad altro che non fosse un progetto nella fascia piú bassa, importo che, guarda caso, avrebbe permesso il rifacimento della piastra dello stadio del ghiaccio....

Tradotto? 
Neanche un grazie pubblico da parte dei cadorini, neanche un soldo pubblico per gli auronzani.
E quel che è peggio, stadio vecchio.

Poi salta fuori il buon Durni e cosa t'inventa? Niente soldi ai bellunesi!

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