mercoledì 25 settembre 2013

Consiglio Comunale

1 commento:

  1. Bene, cari auronzani, nulla di fatto. Abbiamo rinviato il problema e, sinceramente, altro non si avrebbe potuto fare ( ho perso un ora a capire se avrebbe o sarebbe potuto fare...). Sul problema delle partecipate la soluzione di Daniela era l'unica possibile: rinviare il problema con qualsiasi escamotage fosse pensabile. Così è stato. Bene. Brava. Logica.
    Avevo paura che azzardasse soluzioni fantascientifiche, tipo cedere tutto alla Comunità Montana.
    Meno bene le giustificazioni al non rispondere al quesito di una minoranza. Forse anche questa un po' spuntata, ma che ha comunque chiesto di essere messa a conoscenza degli sviluppi dell'unione dei servizi.
    E quindi? In parole povere, quando avranno pronto il progetto di "fusione-calalebraghe" faranno un'assemblea pubblica (e Consiglio comunale ovvio) per illustrarcelo.
    Che in italiano significa farcelo vedere. Che in popolano significa mettercelo nel se...ere.
    Dicevo di una minoranza spuntata: in realtà avrebbe dovuto reagire molto prima, attivandosi subito a sollevare il popolo contro l'iniziativa. Con qualsiasi mezzo. Quantomeno con una raccolta firme. Il papi di Eva Klotz avrebbe fatto saltare il municipio. Ma noi siamo gnocchi.

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