mercoledì 1 gennaio 2014

Le Regole de Giuanìn ... Buon anno a tutti!!!

Ill.ma Signora 

 

LARESE FILON Daniela p.c. Autorità di competenza-

 

Sindaco di AURONZO p.c. Cittadini di Auronzo

 

 

Non le nascondo il disagio dello scrivere a un Sindaco – a cui riconosco il merito di aver dato corpo al dettato Costituzionale sulla parità dei sessi con la sua compagine in cui la componente femminile rispetta – più o meno – la realtà dell' elettorato. Non è –in verità – il primo tentativo -

( ricorda la "famigerata " SCOPA degli anni 70 ? ) ma è pur sempre un successo aver rotto il "tabù"

-tutto clericale – della "inferiorità femminile" che tutta la nostra storia di popolo emarginato e marginale dimostra.

So benissimo che Lei non mi darà risposta, e come da Sua diretta esperienza fatta quale "oppositrice" comunale, troverà del tutto "normale" la cosa. La democrazia non ha mai trovato terreno favorevole in terre di Controriforma. L'opposizione sempre stata "eresia".

Come Lei certamente sa, Napoleone nel 1806 – nel pieno del suo successo - in attesa di liquidare anche in Italia – come aveva fatto in Francia con la "trovata " degli "assegnati – il Medio Evo pensò bene di trasferire ai COMUNI – appena inventati – la amministrazione dei beni delle antiche REGOLE. In amministrazione non in PROPRIETA. Lunga sarebbe la storia di come tutti i Governi

- che mal sopportano limiti al loro potere – hanno condotto contro il " diritto antico " che dello Stato era alla radice. Tutti tentativi finiti in malo modo.

Veniamo al presente:

Lei e i suoi collaboratori si trovano di fronte a una situazione molto difficile e complessa.

 

1 ) Un Comune che ha sempre "campato" fuori dalle stesse Leggi imposte dal principio fondamentale della sua esistenza : LA PROGRESSIVITA DELLE TASSE.- Nelle zone Regoliere

-prima e dopo Napoleone- a pagare sono state le "terre comuni". A pagare per tutti.

E questo lo può verificare in archivio con tutto suo comodo se mai qualcosa è sfuggito al saccheggio dei "poteri forti." impegnati a distruggere la MEMORIA a favore della SMEMORIA collettiva.

 

2 ) Il fatto stesso che ogni decisione amministrativa non comportasse conseguenze "sulle tasche" dei cittadini, sia su quelle piene dei bacani , ( beneficiari ) sia dei nullatenenti ( sempre vuote )

portò al disinteresse totale per la vita pubblica. E la situazione attuale non serva di scusante. Da noi non è storia recente, e la storia che ci portiamo appresso ancor prima del Patriarca

 

3 ) E su questo disinteresse che ha trovato terreno fertile la costruzione di quel "capolavoro" di un mutuo annuo di 1 milione e mezzo di Euro a cui far fronte – che la costringe a "barcamenarsi", e accantonare le aspettative di un Comune di 4.000 abitanti – in calo demografico – che approvò

-a suo tempo- un Piano Regolatore calibrato per 60.000 abitanti, la autostrada, tre ospedali in Cadore, lo stadio del Ghiaccio, Auronzo e Misurina d'Inverno e non si accorge di trovarsi con la m…..fino al collo. Dopo il "cancro" viene il chirurgo.

 

Ora Lei e i suoi si trova di fronte alla scelta da fare la UNIONE DEI SERVIZI –che sono una cosa - e la UNIONE DEI COMUNI che sono cosa diversa. Ha un bel sa fare la Sua " oppositrice" TATIANA nel tentativo di mischiare le carte.

 

Sulla UNIONE DEI SERVIZI – obbligatoria – non avete scelta. I l'UNIONE DEI SERVIZI la dovete fare. Potrete scegliervi i Comuni con-soci più graditi,- ma scegliere DOVETE.

 

Sulla UNIONE DEI COMUNI il discorso è più complesso . E la complessità nasce proprio dalla condizione ANORMALE del Comune di Auronzo. Allo stato attuale – abbiamo più di 3.000 abitanti - e non siamo OBBLIGATI a farlo. Ma anche un mentecatto comprende che questa è la scelta del futuro. Il FACOLTATIVO in attesa di diventare OBBLIGATORIO

Lo riafferma – per poco che valga – il Ministro DEL RIO nella sua ultima visita frà i "polli di montagna"

 

Ma se esamina il Bilancio di Auronzo e lo confronta con quello di altri Comuni contermini – a parità di abitanti – deve constatare che noi siamo "ricchi" in maniera ANORMALE rispetto agli altri prossimi consociati. E la differenza è data dal fatto che in Auronzo un emerito Sindaco, nonché Senatore democristiano – dopo aver portato a termine le operazioni Catastali del 1952-53 ebbe l'insana idea di accatastare i beni censiti non alle Frazioni- Regole – come era avvenuto col Catasto Austriaco – la con .causa Popena – con la Sentenza Antonini del 1943 – con le Regole riesumate nel 1949 - con la Sentenza Fletzer del 1986 – ma al Comune di Auronzo. E non per "amor di patria" ma per dar spazio alla speculazione più sfacciata di cui il Piano Regolatore è la prova più lampante.

 

E' su questo autentico "falso in atto pubblico " che i degni successori del NOSTRO – hanno poi sostenuto che " la terza partita ( la n. 402 ) era nella piena disponibilità del Comune" e ora

tocca a Lei sbrogliare la matassa, E non è una matassa di facile dipannamento.

 

Ed è compito della Sua Amministrazione mettere fine alla commedia indecorosa che si trascina da troppi anni. Ora dovete scegliere : o fatte registrare in Conservatoria le sentenze che mettono fine alla finta contesa Regole-Comune – o finirete per portare risorse Regolier- Auronzane

nella cassa del NUOVO ENTE UNIFICATO, e il danno sarà doppio. Perchè le risorse

della nostra quota-parte saranno drasticamente ridotte a fronte di esigenze "gonfiate" dalla

ANOMALIA di origine Napoleonica.

 

L'esempio lo avete sotto il naso; la vertenza delle 4 Regole di S.Pietro. Un solo avvocato con un mandato preciso. Una causa lunga e costosa che ha fatto però giuridizione anche a favore

di chi veniva dopo. Il Comune di S. Pietro – perdente – non per questo è sparito. Ha dovuto

adeguarsi. Le 4 Regole – enti privati – stanno marciando alla grande, come ente gestore di beni ambientali di valore primario. Tutto chiaro.

 

Spieghi – se lo vuole – perche mai dopo 14-15-anni, con 3 avvocati, 2 tecnici, sul libro paga siamo esattamente al punto di partenza? E la partita n. 402 ( Misurina e dintorni ) - indivisa e indivisibile – viene contesa al Comune -in maniera diversa dalle due Regole ?

 

Infatti frà i primi atti della Sua Amministrazione avete provveduto a annullare - in autotutela

la convenzione-truffa – ma la regola di Villapiccola questa convenzione non la ha mai sconfessata e tuttavia partecipa alle " trattative con il Comune". Basti solo questo a dimostrare in quale stato di "confusione mentale" si sta operando.

 

E si domandi Sindaco perchè mai la sua richiesta alla Regola del 15-05-2013 con la quale

Voi Amministratoti Comunali venite chiedendo di poter "sanare" ( con le trattative Comune-Regole in catalessi ) una situazione quanto mai ANORMALE – nella quale si trova invischiato il cognato del Presidente dei Sindaci della Regola di Villagrande signora Irene Larese Cella Irene ved. Stabiner, Per meglio intendere quanto vado dicendo verifichi anche la lettera che il Presidente della Regola sorella invia in data 26-06-2013 prot. 44/13 al Presidente della Regola di Villagrande e mi spieghi come mai , in data odierna ( oltre meta dicembre 2013 ) non abbiano avuto nessun concreto risultato.

 

Per risparmiare spazio – che in futuro non mancherà – le faccio presente che se Lei e i colleghi pensate di poter far gestire dal vostri " regolieri di fiducia" la prossima assemblea della Regola di Villagrande sotto il ricatto: O voi accettate le richieste del Comune, oppure dovremo spartire il " bottino" di Misurina -Monte Piana – Posteggi – Lago Antorno con il COMUNE UNICO alle porte, niente mi impedirà di indicarVi come degni seguaci di quell'illustre Senatore Vecellio di cui parlavo prima.

 

E se mai dovesse per opera Vostra e dei "Regolieri Municipali" succedere sia chiaro che la RESPONSABILITA E TUTTA VOSTRA, e SOLTANTO VOSTRA – Ai REGOLIERI

sensati si impone l'obbligo di chiedere il VOTO NOMINALE e se negato abbandonare la sala, avendo cura di far verbalizzare il proprio nome.

 

E se trova nel mio dire elementi diffamatori, utilizzi la Delibera comunale che conferisce

all'Avv.to Prade di Belluno la tutela del Vostro buon nome e lo incarichi di portarmi in giudizio.

 

Deferenti saluti da un regoliere che da "pollo" non vuol passare-

 

 

Vecellio Salto Giovanni-Via Pospizza 30-Auronzo




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