sabato 14 giugno 2014

Grande Matteo

Matteo Toscani, consigliere regionale

Matteo Toscani, consigliere regionale

Venezia 14 giugno 2014 – "Ho sempre stimato Gianclaudio Bressa per la sua preparazione e per la dedizione con cui si occupa delle questioni istituzionali, ma questa volta mi sembra non abbia colto affatto il significato del voto del Consiglio regionale del Veneto di giovedì scorso".

Lo afferma il consigliere regionale Matteo Toscani in risposta all'onorevole Gianclaudio Bressa.
"Pensare che si possa liquidare con una risata e commenti sprezzanti quanto accaduto significa non aver compreso il forte disagio e lo spirito di ribellione che aleggia tra i veneti nei confronti di uno Stato sempre meno efficiente e sempre più costoso".
"Siamo perfettamente consapevoli che il provvedimento votato non avrà probabilmente efficacia giuridica e sarà cassato a seguito di eventuale impugnativa romana – prosegue Toscani – , ma resta comunque il segnale politico dirompente di una Regione che, per la prima volta nella storia repubblicana, mette in discussione quello che per qualcuno è il dogma dell'unità d'Italia.
Immaginare quindi di liquidare la questione con l'ilarità e la supponenza significa non aver compreso la gravità della situazione. Per quanto tempo ancora i veneti potranno accettare di regalare a Roma 21 miliardi all'anno di residuo fiscale ripagati da angherie e vessazioni fiscali di ogni genere ?
La sopportazione è al limite e, di questo passo, non basterà il divieto imposto dalla Costituzione per evitare la disgregazione della nazione.
Eviti quindi l'amico Bressa questo atteggiamento sprezzante nei confronti del Consiglio Regionale del Veneto e ci dica invece quali provvedimenti immediati Governo e Parlamento sono in grado di produrre per dare una risposta seria e concreta al corale malcontento di chi vive e lavora in questa regione.
Diversamente – conclude Matteo Toscani – non saranno le sue risate a fermare quest'onda di fermento popolare che rischia di travolgere le istituzioni".


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