domenica 25 marzo 2012

da IL GAZZETTINO del 25/05/2012 pagina XV


da IL GAZZETTINO del 25/05/2012 pagina XV



di Gianfranco Giuseppini
Nulla di nuovo se in periodo elettorale le varie compagini elettorali studiano le reciproche mosse prestando volentieri occhi e orecchi ad eventuali "soffiate" o indiscrezioni su nomi e programmi. Ma nella Val d'Ansiei mai è capitato di registrare casi di "spionaggio informatico" per carpire le intenzioni degli avversari.
Così l'altro giorno in centro di Auronzo è stato intercettato in modo fortuito un documento programmatico che circolava liberamente e che riconducibile alla lista "Insieme per Auronzo" di Walter Antoniol. «Che non è il nostro programma elettorale - precisa sconcertato dell'accaduto Antoniol in una nota diffusa ieri pomeriggio - bensì una proposta avanzata da un singolo candidato al quale, come ad altri, è stato chiesto di avanzare suggerimenti utili alla redazione del vero progetto amministrativo».
La bozza di proposte sarebbe stata "sottratta" all’assessore Andreas Quinz: una volta ultimata era stata spedita tramite tablet al computer fisso di casa per essere memorizzata e dunque alla sola conoscenza del possessore di questi strumenti informatici. Invece o è stato intercettato nella trasmissione wi-fi dell'iPad o c'è stata un'intrusione diretta nel computer da tavolo. Tale documento è stato perciò sottratto in modo illegale e fatto circolare anche su bozze cartacee.
L'interessato ha così sporto una formale denuncia alle forze dell'ordine, configurando varie ipotesi di reato che vanno dal furto di identità, con l'aggravante della motivazione politica, violazione e sottrazione di corrispondenza, pirateria e spionaggio informatico.
Antoniol rivolge quindi un invito ai cittadini che ne siano venuti a conoscenza o che abbiano informazioni in merito di segnalare il fatto alle forze dell'ordine, oppure a qualche rappresentante della sua lista per chiarire le circostanze e individuare i responsabili.
Pesante è il giudizio che Antoniol dà a questa presunta azione di hackeraggio o meglio di crackeraggio, violando la privacy di una persona: «Nel merito si rileva che certi atti sono anche figli di una deriva politica che non ci appartiene. Anziché aggredire e risolvere i problemi del paese, pur in presenza di una legittima contrapposizione di idee e di programmi, si preferisce prendersela con le persone. La prova lampante sta in certi blog di dominio pubblico in cui si dà spazio e voce a soggetti, rigorosamente anonimi e dai "pseudonimi coloriti", il cui unico scopo è quello di ledere la dignità delle persone».

3 commenti:

  1. Sottolineo che la email rubata, datata 10 marzo, è relativa ad una bozza (neppure la versione completa) di spunti assolutamente personali, non ancora presentati ai colleghi di lista e, soprattutto, non condivisa. Questo non vuol dire che non siano cose che penso o che non ritengo condividibili, solo che all'epoca non lo erano.
    Il fatto grave è che cose del genere non sono giustificate a New York, figuriamoci per la campagna elettorale di un paesino di montagna.

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  2. volevo far notare che il : da IL GAZZETTINO del 25/05/2012 pagina XV "deve essere ancora pubblicato visto che mancano ancora due mesi a quella data !!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
    buona giornata

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  3. E io speravo che mi facessero notare chi poteva essere il colpevole o, almeno, il mandante.
    Tocca aspettare l'indagine della Polizia Postale, esperti nel settore che, da notizie ufficiose, sono già sulla buona strada... Speriamo che, già che ci sono, ci svelino anche gli autori "anonimi" su entrambi i blog... A presto delle nuove!

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