mercoledì 16 ottobre 2013

CONSIGLIO UNIONE MONTANA CENTRO CADORE

Tatiana Pais Becher
Tatiana Pais Becher 15 ottobre 23.47.52
CONSIGLIO UNIONE MONTANA CENTRO CADORE – 11 OTTOBRE 2013
ADOZIONE STATUTO UNIONE DEI COMUNI DEL CENTRO CADORE

Venerdì 11 ottobre ho partecipato al primo consiglio dell'Unione Montana dei Comuni del Centro Cadore, che presentava all'ordine del giorno l'adozione dello Statuto.
Ho annunciato sin dall'inizio il mio voto contrario, in quanto stupefatta dalla modifica apportata all'articolo 14 dello Statuto e comunicata via mail ai consiglieri solo in data 9 ottobre, due giorni prima dell'assemblea. Se nella bozza dello Statuto inviata ai consiglieri a settembre il comma 2 dell'articolo 14 recitava:
"Il Presidente è nominato dal Consiglio fra i propri componenti Sindaci a maggioranza assoluta dei componenti assegnati",
Nella bozza definitiva inviata due giorni prima del Consiglio il comma 2 era stato modificato come segue:
" Il Presidente è nominato dal Consiglio fra i propri componenti Sindaci di comuni che hanno delegato all'Unione la gestione associata di tutte le funzioni e servizi previsti dalla legge, a maggioranza assoluta dei componenti assegnati".

Ho pertanto espresso i miei dubbi sulla legittimità di tale provvedimento, sollevati anche dal Sindaco di Lozzo Mario Manfreda, disposizione che ritengo eticamente scorretto. Ho sollecitato chiarimenti in merito chiedendo se si trattasse forse di un modo per obbligare tutti i Comuni del Centro Cadore ad aderire all'Unione dei Servizi, evidenziando che l'Unione dei Comuni è cosa differente all'Unione dei Servizi. Ho quindi rilevato che l'art.5 comma 5 e 6 dello stesso Statuto recita che i Comuni che per legge non sono obbligati alla gestione associata possono scegliere di utilizzare lo strumento delle convenzioni per l'esercizio in forma associata di funzioni e servizi. Il comma 2 dell'art. 14 risulta quindi in totale contraddizione con quanto asserito nell'art. 5 e va a limitare la libertà di azione e di scelta dei Comuni che non devono sottostare all'obbligo di legge per l'adesione all'Unione dei Servizi, quindi Auronzo e Pieve.

Questo comma 2, articolo 14, è imputato di illegittimità poiché decreta a priori l'inferiorità di un comune che non vuole aderire all'Unione dei Servizi, di fatto escludendo il suo Sindaco dalla Presidenza dell'Unione dei Comuni. Considero immorale subordinare l'adesione all'Unione dei Comuni a quella all'Unione dei Servizi,una proposta demagogica che va contro chi non è propenso all'adesione all'Unione dei Servizi e non lascia possibilità di scelta ai Comuni.
Ho manifestato all'assemblea le mie perplessità chiedendo quali potessero essere le ragioni per apportare questa modifica e forzare la mano e ho concluso affermando che non si capisce come i Comuni di Auronzo o Pieve possano aderire ad un'iniziativa di questo tipo, che reputo assolutamente demagogica e antidemocratica.

Dopo un'ampia discussione e la condivisione della necessità di un maggiore approfondimento giuridico in merito anche da parte dei primi cittadini di Lozzo, Pieve e infine Auronzo, si è quindi deciso di adottare lo Statuto nella sua prima versione, ponendo quindi tutti i Sindaci e i Comuni sullo stesso piano. Ho votato comunque astenendomi...ritengo un atto gravissimo questo tentativo di obbligare Auronzo e Pieve ad aderire all'unione dei servizi pur di poter avere un Presidente dell'Unione Montana!!!


7 commenti:

  1. Mi permetto di "invadere " lo spazio di questo blog con la necessità di fare chiarezza e dare una risposta a quanto Tatiana afferma in modo non del tutto preciso , cerco quindi di illustrare la questione "Consiglio dell'Unione " con una cronaca più accurata e arricchita di qualche particolare, rivolgendomi direttamente a lei.
    Riprendendo le frasi del consigliere :
    "Ho annunciato sin dall'inizio il mio voto contrario, in quanto stupefatta dalla modifica apportata all'articolo 14 dello Statuto e comunicata via mail ai consiglieri solo in data 9 ottobre, due giorni prima dell'assemblea."
    A tutti i consiglieri , quindi anche a te , Tatiana , è pervenuto l 'invito al tradizionale pre-consiglio , nel corso del quale abbiamo letto e presentato le nostre proposte di modifica allo statuto , alcune delle quali rilevanti ed accolte da tutti i consiglieri del Cadore.
    Peccato tu non possa essere intervenuta , avremmo potuto avere anche il tuo contributo allo scopo di far valere maggiormente le ragioni del nostro Comune.
    Nello specifico , la modifica di questo articolo 14 , e l'idea proposta secondo la quale il presidente dell'Unione poteva essere esclusivamente un sindaco di un paese che avesse associato TUTTI i servizi , è arrivata da un sindaco del Cadore , e naturalmente non è stata accolta con favore nè da noi nè credo dai consiglieri di Pieve , essendo i diretti interessati.
    Proprio perchè parti in causa , Daniela ha deciso di rinviare al consiglio le osservazioni su questa modifica , nel frattempo chiedendo un parere legale ad un professionista sulla praticabilità e opportunità di questo articolo.
    Una volta accertato che la nomina del presidente non poteva essere subordinata all aspetto dell associazione dei servizi , Daniela ha provveduto a confrontarsi con alcuni sindaci , sondando gli umori e i pareri a noi favorevoli per rimettere in discussione questa parte dello statuto.
    Proprio il sindaco Manfreda , che insieme a noi aveva da subito espresso i maggiori dubbi , ha poi nel corso del consiglio , e PRIMA DEL TUO INTERVENTO , aperto la discussione , che in pochi minuti ha all'unanimità trovato i consiglieri d accordo nel portare questa parte di statuto alla forma originale.
    Quindi tutto questo per dire che il tuo intervento , arrivato come conclusione di questa parte di discussione e non come premessa , non è stato influente in quanto le idee nostre , ma anche di Pieve e degli altri comuni , erano gia chiarissime.
    Ci sarebbe poi da capire il motivo di una tua scelta di astenerti , probabilmente motivata dal solito spauracchio dei proventi della strada delle Tre Cime , un incubo che oramai , grazie soprattutto ad un opera di disinformazione perenne, si è saldamente piazzato nella testa di molti Auronzani , e che cerco quasi quotidianamente di smentire con le persone che incontro e che si interessano di questo argomento.

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  2. Colgo l occasione per ribadire , categoricamente , che l introito della Strada delle Tre Cime , cosi come le altre entrate del nostro Comune , rimarranno nelle casse di Auronzo e non verranno in nessun modo e tempo buttate nel calderone Cadorino, essendo l Unione una associazione per la gestione di alcuni servizi e NON UNA FUSIONE , cosa che è distante anni luce ma che molti , faccio l'esempio di Andreas bloggatore padrone di casa , ha proposto in tempi non sospetti.
    Sappiamo benissimo che l argomento "Uninone dei Servizi " è delicato e necessita di molte informazioni e precisazioni , ammettiamo anche che purtroppo da parte nostra è mancata finora , per motivi soprattutto di tempo e di altre priorità , una informazione chiara e , in un certo senso , rassicurante.
    Per il momento purtroppo molto spazio lo hanno preso le tante voci , spesso infondate , che hanno danneggiato noi e il nostro lavoro , ma contiamo nel futuro piu prossimo di tornare a fare chiarezza , riprendere il contatto coi cittadini e
    sviscerare nella maniera più completa possibile questo argomento , convocando nuovi incontri con i cittadini e approfittando anche dello spazio di blog come questo , fermo restando il fatto che molta altre carne al fuoco in questo Comune impiega gran parte del nostro tempo e attenzione.
    Rigrazio Andreas per lo spazio concesso , nel frattempo rinvio a prossimi interventi nuovi spunti di riflessione , argomento "Unione Montana "ma non solo...

    Cordiali saluti ,
    Silvio Pomarè

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  3. Silvio, affermi che l'incasso delle Tre Cime non sarà destinato all'Unione Montana. Ma qui nasce spontanea una domanda: ma allora dove l'ex CM prenderà le risorse per pagare i servizi, gli operai, i dirigenti, gli assessori, il presidente?
    Questo spazio è aperto alle repliche, come ben sai. Io intanto faccio una supposizione: i dipendenti del Comune d'Auronzo costano, compreso l'utilizzo dei mezzi, oltre un milione di euro, più o meno il netto dell'incasso delle Tre Cime. Domani abbiamo risparmiato quei soldi? o forse verranno girati alla Unione per pagare le stesse cose (ma che presteranno servizio anche a Lozzo, Domegge, etc.) ??? Non è un po' come girare l'incasso delle Tre Cime?
    Se invece mi si dice che le persone di cui sopra verranno pagate dall'Unione con altri fondi non provenienti dal nostro Comune e quella cifra verrà risparmiata ed impiegata a far crescere il paese... bene!
    aspettiamo chiarimenti...

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  4. la distinzione tra "associazione per gestire alcuni servizi" e la fusione va forse spiegata un po' meglio, soprattutto se si fa cenno a dei miei scritti: la prima lascio a Silvio (mi auguro) la spiegazione sul funzionamento, sulla seconda preciso che non ho mai supposto la fusione con tutti i comuni della CM (ma ci pensi, arrivare fino al Perarolo? (e vale anche per l'Unione...)), ma la fusione tra comuni molto simili tra loro e limitrofi come Lozzo-Domegge-Calalzo, mentre ipotizzavo un "assorbimento", come succede tra Longarone e Castellavazzo, di realtà più piccole da parte dei due poli (anche in una calamita non vanno d'accordo) di Pieve (che assorbirebbe Perarolo) e Auronzo (con l'Oltrepiave), creando tre realtà più omogenee e oltre le agognate quote dei 5000 abitanti.
    La differenza tra assorbire e fondere, la lascio alla vostra perspicacia, sottolineo solo che in questo caso Auronzo non perderebbe mai il controllo sui servizi erogati al cittadino e sul suo bilancio, diventando al contempo un comune confinante con due provincie autonome...

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  5. http://sindacodicalalzo.blogspot.it/2013/11/unione-montana-alcune-considerazioni.html

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  6. ....se poi fosse per me farei: un Comune del Centro Cadore comprendente Lozzo, Domegge e Calalzo. Un altro con Pieve e Perarolo ( e Valle se vuole ). Lorenzago e Vigo "assorbiti", con Danta, da Auronzo......Fantapolitica??? Staremo a vedere come sarà l'assetto che tra qualche anno ci verrà imposto ....

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  7. Bravo Luca, il tuo voler intervenire nella discussione in atto in quel di Auronzo, difendendo il tuo operato che ritengo assolutamente ineccepibile per un sindaco calaltino, mette in luce il vero aspetto dell'Unione: un affare per i paesi centro cadorini.
    Intanto mi scuso per il ritardo delle letture, pubblicazioni e risposte alle notizie in merito, ma mi trovo a qualche fuso orario dalle Dolomiti... Comunque:
    Giustamente tu dai e difendi gli interessi del tuo paese. Ed è giusto che sia così!
    Schierandoti si dall'inizio con l'ipotesi di chiudere la porta in faccia a chi non volesse (secondo la popolazione) o potesse (secondo il sindaco) associare tutti i servizi, la porta della direzione, intendo, ribadendolo ora con le tue esternazioni a mezzo stampa e con la mozione presentata in consiglio, non puó che aiutare gli auronzani a capire in che ginepraio andrebbero a ficcarsi, dove non solo non avrebbero maggior rappresentatività, ma neppure avrebbero la possibilità di presenziare l'assemblea. Come dire: tutto subito o nulla.
    E qui permettimi, ti sei dato la zappa sui piedi: non ti conveniva star zitto ancora un po', aspettare che Auronzo sia dentro con tutta la sua dote, e poi mettere d'accordo gli altri tre come successo per lo spostamento della sede? O il giochetto non funziona più per qualche attrito?
    A meno che il tuo disegno non sia proprio quello di escludere la val Ansiei.
    Tu non sei me, è chiaro a tutti, tu sei un vincente, io no.
    Ma è mia opinione che sarebbe stato molto più furbo lasciar fuori Auronzo, i. Questa fase, per poi giocare le proprie carte da una posizione più favorevole da subito.
    La tua visione di una fusione differenziata tra i comuni cadorini, che potrei condividere, sarebbe ancor più facile se venissero a priori esclusi i due comuni "autosufficienti". Altrimenti il rischio è il passaggio successivo al comune unico. E qui i dieci votanti di Calalzo conterebbero meno dei 20 di Auronzo...

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