giovedì 17 ottobre 2013

da facebook.... mi sa che ci tocca aprire un profilo Auronzo Politica Nuova...
 
 
 
Conferenza stampa sulla sanità in montagna , Sindaco di Auronzo assente. Un consigliere partito per cambiare vita (Evidentemente quando si é candidato promettendo cinque anni al servizio del paese non aveva le idee chiare). Vicesindaco in viaggio verso lidi lontani. Altri, non pervenuti, a parte Pinela che si da da fare come può. Comunicazione: da sporadica a scarsa, sopratutto su questioni impor...tanti per il paese.
Accordo con le Regole: promesso e non ancora concluso. Impianti in vendita senza un'idea chiara sul loro futuro che invece, se si vuole, é a portata di mano... Gestione della comunicazione web da superflua a latitante.
Centrale a Biomasse e politica energetica. Non pervenute. Parco Tre cime: neanche se ne parla.
Molte altre importanti questioni che non elenco per brevità:nemmeno affrontate.
Non mi occupo di amministrazione locale e non ho ruoli istituzionali locali, ne sono interessato ad averli, ma da cittadino, sommessamente e con rispetto, noto quel che accade o meglio, non accade, e noto che molte delle promesse fatte e delle aspettative create nella popolazione sono state disattese. Ma forse sono io che sono distratto o forse pretendo troppo.
A sentire i commenti della gente in giro credo di non essere il solo. Si fa ancora in tempo a migliorare ma certo sui temi principali serve più coraggio e più rapidità d'azione. Per molte delle cose da fare non servono nemmeno soldi, solo volontà e almeno un po' di coraggio. Altrimenti si finisce, come diceva Andreotti, a tirare a campare perché é sempre meglio che tirare le cuoia...
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  • Raffaele Sandrelli Prossime elezioni mi candido io! Tanto anche a Bologna abbiamo da anni sindaci non locali e casini ne fanno...tanti, per lo meno io amo Auronzo!
     
  • Anna Vecellio Per dovuta informazione anche il Vicesindaco per vivere deve lavorare.
     
  • Umberto Bocus Ormai non se ne esce. Solo l'IMU cresce.....
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  • Silvano Martini @anna non mi pare di aver messo in discussione il diritto al lavoro del vicesIndaco cara Anna. Ho solo, rispettosamente, dato conto di una mia impressione. Del vostro agire o non agire risponderete ai cittadini e del resto il modo migliore per dimostra..
  • Umberto Bocus Un tema come quello dell'Ospedale di Auronzo meriterebbe una adeguata presa di posizione.
     
  • Umberto Bocus A mezz'ora ci sono gli Ospedali di Dobbiaco e di Innichen che paga il Pubblico Erario in base agli accordi fondati sulla protesta dei ragazzi della Valle Aurina...
     

2 commenti:

  1. Ciao Andreas, Chiedo se possibile pubblicare 2 commenti che vanno letti di seguito in quanto postarlo come unico commento non è possibile perché troppo lungo. Grazie Lorenzo De Martin.
    Alcune brevi considerazioni almeno riguardo la questione sanità. La conferenza stampa di martedì è stata indetta dai Comitati, di cui non ho mai fatto parte, e non dalla Conferenza dei Sindaci a cui ho sempre partecipato e nella quale ho sempre portato il mio contributo come Comune di Auronzo. A questo proposito per la prima volta prima dell'ultima riunione della Conferenza a Belluno, un discreto numero di Sindaci Cadorini, si è ritrovato su sollecitazione dell'Amministrazione di Auronzo in due distinti momenti per cercare di andare a Belluno con unità di intenti. Infatti in quella riunione è stato da me presentato un documento poi sottoscritto da molti Sindaci non solo Cadorini che evidenziava tutta la nostra preoccupazione e chiedeva un urgente incontro con la Direzione Strategica. Si parla in primis di Psichiatria perché ciò era all'ordine del giorno ma poi si evidenziano vari problemi che affliggono tutta la Sanità in Cadore. Nel mentre sono uscite le schede regionali e ieri tramite i rappresentanti cadorini in Conferenza dei Sindaci Luca De Carlo Sindaco di Calalzo e Giovanna Martinolli Assessore del Comune di Cortina, abbiamo rinnovato la richiesta e a breve ci incontreremo con la Direzione Strategica per intavolare ed iniziare si spera un percorso di dialogo e confronto. Allego per chi vuole leggerlo il documento presentato a Belluno

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  2. CONFERENZA DEI SINDACI DEL 2 OTTOBRE 2013
    L’Amministrazione Comunale di Auronzo di Cadore esprime tutta la propria preoccupazione per gli ultimi sviluppi della situazione della Sanità in Cadore. Nello specifico dell’atto aziendale oggi in discussione ci preme evidenziare come si colpisca nuovamente il Cadore, andando di fatto a trasformare l’Unità Operativa complessa di Psichiatria in Unità semplice non prevedendo la sostituzione della figura apicale quando l’attuale Primario andrà in pensione.
    Vorremmo in questa sede evidenziare come l’Unità Operativa di Psichiatria del “Cadore” sia un’Unità Complessa per l’attività che svolge e non solo per la presenza della figura apicale, se si considera che le strutture ad esse connesse sono:
    • Spdc con 6 posti letto (con occupazione posti letto superiore al 100%);
    • Centro Salute Mentale che svolge attività ambulatoriale e territoriale in un’area vasta (da Cortina a Sappada con 650 cartelle ambulatoriali e prescrizioni mensili di antidepressivi che arrivano a 2000 confezioni);
    • Centro Diurno con attività terapeutica riabilitativa;
    • Comunità Protetta con 8 posti letto e Comunità Alloggio con 8 posti letto;
    • In prospettiva gruppo appartamento con 4 posti letto;
    Da ciò si può ben evincere come la complessità di questa Unità operativa sia relativa alle molteplici attività che svolge e la presenza di una figura apicale è non solo necessaria, ma riteniamo doverosa.
    A preoccuparci oltre a ciò è il modus operandi dell’attuale Direzione Strategica che sembra stia decidendo in modo unilaterale ridimensionamenti, riduzioni orarie e prospettando chiusure su cui gli amministratori vengono informati in maniera marginale ed approssimativa, disattendendo di fatto le “parole” del Direttore Generale che, a suo tempo, prometteva un confronto puntuale e costante.
    Nulla di ciò sta avvenendo perché i tecnici decidono senza il peso della responsabilità verso i propri concittadini. Alcuni esempi sono il ridimensionamento della radiologia di Auronzo, conseguente trasferimento del tecnico di radiologia a Pieve per permettere ad un collega di coprire i turni diurni a Belluno e avviare l’attività serale a gettone, il PPI che rimarrebbe aperto solo nel periodo turistico, il tutto per arrivare alla chiusura dell’immobile di Auronzo con azioni concrete per poter trasferire Country Hospital ed Alcologia già intraprese ed infine, qualora il mercato lo permettesse, vendere l’immobile stesso. Altrettante sono le voci poco rassicuranti che riguardano l’ospedale di Pieve per il quale si prospetta una possibile chiusura della pediatria e dell’ostetricia i cui locali sono appena stati ristrutturati, come altri possibili ridimensionamenti dell’attività della radiologia e chirurgia. La direzione strategica aveva inoltre promesso un potenziamento dei servizi ambulatoriali su tutto il territorio del Cadore che certamente non sta avvenendo. Altro punto dolente è il ridimensionamento del numero dei professionisti di guardia medica presenti sul territorio che sono un supporto necessario per l’assistenza domiciliare. Nulla si sa al momento riguardo al futuro dell’ospedale di Cortina, se rimarrà sotto la diretta gestione dell’ A.Ulss come ospedale pubblico o sotto una gestione privata.
    Noi Amministratori, in qualità di garanti del territorio e responsabili ultimi verso i cittadini delle decisioni di questa Conferenza dei Sindaci, ben consapevoli delle difficoltà socio economiche dell’attuale momento storico, chiediamo con forza e con determinazione l’avvio di questo auspicato confronto nella piena consapevolezza che le decisioni da prendere non sempre saranno indolori, ma convinti che solo una discussione franca e onesta può portare a garantire in futuro livelli di assistenza sanitaria di qualità.
    Nella speranza e nella convinzione che la Direzione Strategica vorrà mettersi insieme a tutti i rappresentanti del Cadore attorno ad un tavolo, chiediamo di fermare tutte le azioni già in essere o imminenti finché il confronto non dirà qual è la “giusta” sanità per il Cadore. Lorenzo De Martin

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