martedì 21 gennaio 2014

La lettera e l'asilo


Questa è la lettera che è stata consegnata a tutti i genitori dell'asilo..

Auronzo di Cadore, 20 gennaio 2014 
Ai Genitori degli alunni della Scuola dell'Infanzia di Auronzo di Cadore 
Oggetto: Situazione Scuola dell'Infanzia 

Cari genitori, in qualità di Presidente e Rappresentanti dei genitori degli alunni della Scuola dell'Infanzia G. M. Molin, vogliamo invitarvi ad una serata nella quale l'Amministrazione Comunale e il Consiglio di Amministrazione della Fondazione, da noi invitati con richiesta formale, ci potranno spiegare con chiarezza e dovizia di particolari la loro posizione e le loro intenzioni. Noi infatti non sappiamo cosa rispondere a Voi genitori che ci chiedete informazioni ed inoltre è un dovere morale spiegare la situazione e le prospettive. Il susseguirsi di notizie riguardo il destino della suddetta scuola ci ha gettato in uno stato d'animo di preoccupazione, incredulità, confusione ed infine rabbia. Preoccupazione per il futuro dei nostri figli e dei bambini che nei prossimi anni frequenteranno la scuola dell'Infanzia. È incontestabile infatti che la nostra scuola sia una realtà di eccellenza nel panorama scolastico cadorino. Incredulità in quanto non possiamo nemmeno lontanamente pensare che una struttura del genere possa essere smantellata. L'Amministrazione Comunale, il cui unico obiettivo deve essere il benessere dei suoi cittadini, non può e non deve privare la collettività di un servizio che funziona. Il ventilato passaggio alla statalizzazione genererebbe malessere nei cittadini in quanto: fermo restando il rispetto per le insegnanti statali, è noto come nei primi due/tre anni della statalizzazione il turn-over delle maestre sia altissimo; i bambini non solo non potrebbero abituarsi ai continui cambi (ricordiamo che si tratta di bambini dai 3 ai 5 anni), ma non avrebbero la possibilità di poter seguire un percorso scolastico uniforme e coerente; la statalizzazione impone delle classi con un numero elevato di bambini che, ribadiamo, hanno dai 3 ai 5 anni; in caso di sovrannumero rispetto alle sezioni si creeranno situazioni dove i bambini potrebbero anche non essere ammessi alla scuola (ricordiamo che non abbiamo offerte alternative senza uscire dal paese e che in fondo viviamo in montagna con tutte le difficoltà che conosciamo); la retta delle Scuole dell'Infanzia statali è al pari della nostra, se non in alcuni casi superiore; infine, ma non meno importante di questi tempi, almeno otto persone perderanno il loro posto di lavoro in un contesto economico generale di grave crisi ed altissima disoccupazione; in caso di statalizzazione, a carico del Comune rimarrebbero comunque il mantenimento della struttura, il riscaldamento, la cuoca/mensa ed eventuale servizio scuolabus. Confusione e rabbia: dalla situazione iniziale, nella quale si parlava di un possibile ridimensionamento d'organico, siamo passati allo smantellamento totale della struttura in meno di tre mesi; non ci è dato conoscere con certezza la volontà delle istituzioni ma siamo investiti da discorsi contraddittori, confusi e che generano una profonda amarezza: tutto viene prima dell'interesse dei bambini! Varie possono essere le alternative - stiamo lavorando con delle realtà locali per delle soluzioni diverse - ma sembra che prevalga la voglia di statalizzare. È chiaro a tutti che la statalizzazione porterebbe ad un risparmio, ma siamo certi che si possa risparmiare altrove perché dobbiamo ricordarci che è dei bambini della comunità di cui stiamo parlando. Nell'attesa di incontrarci alla serata, per la quale comunicheremo a breve giorno, orario e luogo, speriamo che questa lettera possa rappresentare uno spunto di riflessione. Se è vero che le “futili polemiche” non portano da nessuna parte, è altrettanto vero che nel 2014 la mancanza di informazione e di confronto non è ammissibile. Cordiali saluti Il presidente I rappresentanti

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