domenica 11 agosto 2013

Unione dei servizi: il grillo parlante



Lo strumento referendario fa parte dello statuto auronzano da diverso tempo.
Il fatto che ad oggi non vi abbia fatto ricorso nessuno non vuol dire che ciò non sia possibile.
Nel caso di grosse diatribe,  gli argomenti fondamentali per la vita della comunità possono, direi quasi devono, diventare soggetto di una consultazione popolare, spesso a richiesta di una parte politica o di semplici comitati cittadini.
Il rimbeccarsi tra la precedente  e l'attuale amministrazione sul mancato utilizzo dello strumento referendario da parte dei governanti, non ha ragion d'essere perchè i referendum sono strumento da opposizione, ufficiale e non, difficilmente da governo. 
Da sempre è cosí  e lo è per tutti. Chi è al potere è li per decidere, ha ricevuto le deleghe dal popolo, non puó a sua volta delegare il popolo a farlo. Altrimenti chi non ha questo potere deve sollevare il popolo avversando la maggioranza governativa.
Comunque sia, Ci sono argomenti che devono essere prerogativa degli eletti, altri troppo importanti perchè questi se ne facciano carico senza preventiva consultazione popolare, soprattutto se l'argomento, fate bene attenzione, NON ERA E NON È PARTE DEL PROGRAMMA ELETTORALE. 
Dire che si vuol maggiore collaborazione con il Centro Cadore (e ricordiamo scrissero anche con Pusteria e Cortina), non significa unire i servizi con alcuni di questi piuttosto che con altri. Non significa lavarsi le mani sulla gestione dei servizi ed affidarla a terzi, insieme ai dieci zecchini d'oro, soprattutto se questi sono il Gatto, la Volpe e Barbablù.
È ferma convinzione che se si fossero esposti sull'argomento in campagna elettorale avrebbero perso nettamente. 
Ora la minoranza consigliare avrà il ruolo chiave di insistere su una presa di posizione "scritta e votata", in modo che anche chi avversa quest'unione possa compiere le sue mosse, che saranno indubbiamente la raccolta firme per indire la consultazione popolare e l'ostracismo in ogni sede istituzionale e non. 
Mi auguro che nel frattempo Daniela, sindaco intelligente e preparato, abbia capito della pericolosità nello sfidare la maggioranza (e non v'è dubbio) della popolazione, ritirando la proposta di adesione presentata in Comunità Montana. 

Nessun commento:

Posta un commento